Nato a Broni il 28 marzo 1925, caduto al Colletto (Luserna San Giovanni) il 28 settembre 1944.
Dove si trova la lapide
Comune:
Luserna San Giovanni
Località:
Borgata Castelluzzo
Note: dalla frazione San Giovanni di Luserna San Giovanni salire verso l'osservatorio astronomico e continuare ancora in salita direzione Castelluzzo. La lapide è sul muro di una casa nel punto in cui la strada asfaltata confluisce nella strada che a destra (non asfaltata ) va a Prarostino e a sinistra (semiasfaltata ) prosegue in direzione di Luserna e Angrogna. Una seconda lapide sempre a lui dedicata, in realtà la lapide originaria, si può notare sotto la panca di pietra a lato della porta, tra la legna
Cenni storici
Luciano Malgaroli, il partigiano Jak, era nato a Broni in provincia di Pavia, la sua famiglia, notoriamente antifascista, si era trasferita a Torino per sfuggire alle malversazioni ed aveva aperto un piccolo negozio di casalinghi in Corso Vittorio Emanuele.
Salito in montagna per evitare la coscrizione per la Repubblica Sociale, si aggregò alla Brigata Tanaro del Gruppo Mobile Operativo della V Divisione GL. Fu sorpreso e catturato il 28 settembre 1944 insieme al compagno Nello Daniele nel vallone del Chiamogna durante una operazione di rastrellamento delle SS tedesche volta a cercare le armi paracadutate ai partigiani da una missione alleata.
Non vollero rivelare il nascondiglio delle armi e vennero avviati alla fucilazione.
Nello riuscì a fuggire. Malgrado fosse ferito a una spalla e a un braccio, trovò rifugio tra i cespugli; fu poi trovato dai contadini del posto, nascosto in un ciabot nei pressi di un vigneto e curato da una diaconessa valdese, suor Ernesta, infermiera nel locale Rifugio Carlo Alberto. Alcune settimane dopo raggiunse la sua formazione e riprese la lotta.
Luciano Malgaroli, invece, fu colpito alla testa e morì sul posto. Fu insignito di Medaglia d’Argento della Resistenza.