di Vanna Armenise*
In Torre Pellice si inaugura alla galleria Scroppo una mostra abbastanza singolare di Tomaso Clavarino.
Certo la collaborazione con la fondazione Nuto Revelli potrebbe già metterci “in allarme”.
Già perché in galleria vengono esposte foto delle belle località montane per le quali in varie occasioni e tempi si è, o meglio hanno ,immaginato che la loro felicità economica si sarebbe realizzata con l’incremento di alcune particolari infrastrutture .
Non quelle di quotidiano utilizzo da parte di residenti ma alcune che avrebbero utilizzato i turisti che in quella zona sarebbero arrivati numerosi portando felice ricchezza.
È il progresso.
Gli sparuti ambientalisti che come il grillo parlante di Pinocchio li avvisava che bisogna guardare al domani non solo all’oggi, furono spernacchiati e in qualche caso rischiarono le botte.
Ma vuoi fermare il benessere?
Quindi?
Prendi il malloppo e scappa è stata la accettata modalità di sviluppo, perché è ovvio che il soldo luccica e a tutti fa piacere.
Oggi ne guardiamo i risultati in questa mostra.
È comprensibile che resistere alle sirene del guadagno non è facile, ma nemmeno salire in montagna per i partigiani è stato facile, e dunque, senza fondamentalismi insensati, ma ascoltando, partecipando con sguardo lungo, anche noi dovremmo Resistere a guadagni di un giorno, per costruire un domani solido, non così facilmente disintegrabile e soggetto alla mentalità predatoria spacciata per progresso.
A questa mentalità, in alcuni casi, i popoli montani si sono rifiutati di aderire e la loro si può ben chiamare RESISTENZA, oggi e sempre, a qualsiasi invasore.
* Vanna Armenise è membro del direttivo della sezione ANPI di Luserna San Giovanni.



