Una tappa nel triste pellegrinaggio quotidiano di Lucilla Rochat Jervis nelle settimane della prigionia di Willy.

Una fotografia archiviata presso l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza ritrae una formazione partigiana che sfila in Via Roma a Torino, in direzione della stazione di Porta Nuova, all’altezza di quella che diverrà Piazza CLN ma che all’epoca non ha nome, è solo uno slargo in Via Roma per far posto alle fontane gemelle che rappresentano il Po e la Dora, giusto a fianco di Piazza San Carlo.

E’ il 27 o il 28 aprile del 1945, siamo quindi in piena Liberazione di Torino; non sappiamo se i partigiani appartengano alla III Divisione Langhe di Giustizia e Libertà che in quei giorni concitati ha avuto la missione di occupare la zona, ma è probabile. Cosa c’era di così importante in quella zona? E cos’ha da guardare il primo partigiano a destra? Perché il suo sguardo è niente affatto casuale…

Quello che il primo partigiano a destra sta guardando è proprio ciò per cui la III Divisione è venuta fino a Torino; che è stato meta di un pellegrinaggio quotidiano da parte di Lucilla Rochat Jervis nelle tristi settimane della prigionia di Willy, tra il marzo e l’agosto del 1944; che è qualcosa che ha a che fare con la nostra memoria, anzi con la nostra perdita di memoria.

Ce lo racconta un articolo del 14 marzo del 2021 della pagina cultura del Corriere.it.

 

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